Questa è una campagna che mi tocca particolarmente. Una delle cose più mi infastidiscono è camminare su distese di rifiuti generati dalla pigrizia di persone che trovano troppo faticoso gettare mozziconi di sigarette, avanzi di cibo e schifezze varie in appositi contenitori ubicati due passi più in là.
Sposo dunque la causa della Surfrider Foundation, organizzazione no-profit dedita alla protezione degli oceani di tutto il mondo, dall’acqua alle spiagge, e segnalo questa azione di unconventional marketing. Seguendo le indicazioni dell’agenzia Saatchi & Saatchi di Los Angeles, alcuni dei 500 mila membri dell’organizzazione hanno raccolto rifiuti di ogni forma e dimensione, e per dimostrare il loro disgusto li hanno impacchettati e posizionati negli scaffali dei supermercati.
Un’azione a basso costo ma di sicuro impatto, che forse può farci riflettere su quanto poco ci voglia per tenere l’ambiente in cui viviamo.. vivibile.