Creatività, competenza, innovazioni tecnologiche, wide vision, storytelling, social media management, strategie marketing: sono tante le competenze da mettere in campo nel momento in cui si vuole attuare la strategia del product placement nel mondo degli influencer.

È un universo nuovo difficile da comprendere? Ni.

Vediamo se, specificando alcuni concetti, riusciamo a fare un po’ di chiarezza nelle strategie marketing da tenere in considerazione per il proprio business nel 2022.

Cos’è il product placement?

Il product placement è una strategia marketing utilizzata dai brand per promuovere in modo sottile prodotti o servizi. Solitamente, il product placement inserisce il proprio prodotto o servizio in un film, una canzone, un fumetto o, appunto, un influencer. È una strategia marketing estremamente efficace perché permette di inserire il prodotto o servizio all’interno di una storia più o meno reale che fa comprendere al proprio target il contesto e le modalità di utilizzo. Lo storytelling del product placement, infatti, utilizza proprio la narrazione di un determinato contesto fondendolo (e confondendolo!) con il prodotto di riferimento.

Cosa c’entra il product placement con la celebrity endorsement?

La strategia di product placement è tornata alla ribalta negli ultimi anni perché si è fusa con la strategia di celebrity endorsement, ora più comunemente chiamata influencer marketing. Questa strategia marketing (una delle più costose, ma anche una delle più efficaci degli ultimi anni) consiste nel coinvolgere un personaggio pubblico nel pubblicizzare un prodotto o un servizio.

La strategia di celebrity endorsement può venire utilizzata in diverse strategie marketing che prevedano l’uso di svariati mezzi di comunicazione (riviste, film, pubblicità radiofonica, pubblicità televisiva): uno dei miei esempi preferiti è Del Piero, l’uccellino e l’acqua Uliveto. Ve lo ricordate?

Cosa cambia tra celebrity endorsement e influencer marketing?

Negli ultimi anni la celebrity endorsement è stata scavalcata dall’influencer marketing: il principio è lo stesso – una persona nota dà la sua “benedizione” a un prodotto o un servizio – ma le modalità e i mezzi sono leggermente diversi.

Prima di tutto, il mezzo prediletto dall’influencer è senza dubbio il social, soprattutto Instagram. Poi, il target di riferimento è molto più specifico, di nicchia:

  • le influencer MammaDiMerda si riferiscono soprattutto al mondo delle giovani mamme che cercano di vivere il proprio ruolo di madre, di donna e di lavoratrice;
  • PlusKawaii dà consigli stilistici a tutto il mondo delle giovani curvy;
  • Playgroundaroundthecorner aiuta le famiglie a trovare località turistiche con un divertimento assicurato per i bambini: i parchi giochi.

Cosa bisogna tenere in considerazione quando si sceglie un influencer?

In primis, sicuramente, il numero di followers. Un influencer inizia a diventare tale dai 10.000 followers in poi: ovviamente, in base al numero di seguaci, il costo di ogni storia o post varia notevolmente. A questo proposito, anche il budget che si vuole allocare per un product placement con un influencer deve essere attentamente definito: un post di Chiara Ferragni, per esempio, si vocifera aggirarsi attorno ai 20.000 euro.

Ultimo fattore da tenere in considerazione, ma non certo per importanza, è la valutazione dei risultati raggiunti. È fondamentale, per qualsiasi strategia marketing, adottare un approccio che riesca a quantificare i risultati per comprendere se gli obiettivi preposti siano realmente stati raggiunti. Monitorare in real-time le performance dei contenuti è un primo passo per rendicontare investimenti e comprendere la miglior strada da seguire per il social media marketing di un determinato brand.