Ebbene si, anche noi esperi in marketing, digital marketing e comunicazione abbiamo una deformazione professionale molto seria: analizziamo tutto ciò che ci circonda studiandone strategie, pratiche e best practices.

È proprio questa deformazione professionale – purtroppo o per fortuna – che mi spinge a godermi ogni show, ogni serie tv, ogni libro interrogandomi su quale strategia marketing mi abbia convinto a scegliere proprio quello show, quella serie tv o quel libro. Mentre alcuni casi sono facilissimi da individuare, altri sono assai più complessi e, puntualmente, ogni anno mi trovo a domandarmi quale geniale opera di marketing mi porti ad attendere impazientemente l’arrivo di Sanremo.

Quest’anno ho deciso di darmi una risposta e, quindi, mi sono impegnata nell’analizzare le strategie di comunicazione, marketing e digital marketing che spingano me – e circa di 11 milioni di telespettatori (pari a più del 46%!) – a sincronizzarmi su rai 1 e ad aspettare il preludio del Te Deum che mi mette subito nel giusto mood (qui potete trovare maggiori informazioni riguardanti le statistiche di Sanremo 2021).

1. Digital Marketing a non finire

La sensazione che ho avuto negli ultimi due anni di Festival è quella che molte persone lo guardino solo per capire i meme che, nei giorni successivi alla puntata, infesteranno ogni home di ogni social. In realtà la situazione è molto più complessa di così: è il digital marketing. Partendo dall’infinita serie di meme che hanno prodotto i più meravigliosi “che succede?” in un dialogo infinito tra Bugo e Morgan, fino ad arrivare agli outfit indimenticabili di Orietta Berti, è innegabile che qui la regola che vale è “nel bene o nel male, purché se ne parli” (Oscar Wilde).

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Gamification: il fantasanremo

La gamification è quella strategia marketing che trasforma qualsiasi cosa non ludica in un vero e proprio gioco. È quello che fa il gruppo dietro al fantasanremo: trasforma il Festival in una super competizione. Come nel più tradizionale fantacalcio, nel fantasanremo è necessario costruirsi il proprio team e seguire tutte le esibizioni per vedere chi otterrà il punteggio maggiore!

3. Social media marketing

Sanremo scatena i social come pochi altri eventi annuali e il digital marketing esplode. Tra #, meme, filtri e influencer che esprimono le proprie preferenze, due sono le strategie che più mi hanno incuriosito:

  • Il commento del festival da parte di Diego Passoni nelle pubblicità. Nato quasi per scherzo, Citofonare Passoni è un commentario di Sanremo a 360° (vestiti, musiche, atteggiamento e testi), con un format straordinario: pochi minuti (quelli della pubblicità), ma super intensi che, grazie alle dirette Instagram, riescono a raccogliere migliaia di visualizzazioni (qui trovate tutta la storia);
  • I cantanti che costruiscono filtri personalizzati per pubblicizzare le proprie canzoni. Imbattibili i Coma_Cose che, oltre ad avere portato per la prima volta nella storia di Sanremo un accendino sul palco, hanno creato un filtro ad hoc per la meravigliosa Fiamme negli occhi.

 

 

4. La cara vecchia pubblicità

Secondo una ricerca di GroupM, il 75% degli spettatori del Festival di Sanremo memorizza almeno uno spot e il relativo brand trasmessi nella pubblicità. Il S E T T A N T A C I N Q U E %: un numero strabiliante per una strategia di comunicazione antica (quasi!) come la televisione! Eppure, il marketing stupisce proprio per questo: nessuna strategia è persa!

Potrei continuare a scrivere per ore di altre strategie di marketing, digital marketing e comunicazione legate al mondo del Festival di Sanremo: dal product placement, alla pubblicità via radio, alla cartellonistica, alla scelta dei conduttori e dei partecipanti… Ma la 72esima edizione di Sanremo si prepara ad alzare il sipario martedì 1° febbraio e io devo scappare a schierare la mia squadra al fantasanremo!