Scommetto che se ti dicessi che i colori vengono usati nelle strategie di comunicazione per influenzarci non avresti problemi a credermi (d’altronde te ne ho parlato anche qui). Ma se ti dicessi che i colori influenzano anche il nostro corpo? Mi crederesti ancora?

Ebbene sì, i colori nelle strategie marketing hanno un’importanza sia psicologica che fisica. Proprio per questo, oggi voglio spiegarti meglio come funziona la teoria dei colori e quali sono gli studi che la sostengono (ovviamente il tutto marketing oriented!).

I colori nel marketing: i risultati sul nostro corpo

Negli ultimi anni stanno aumentando gli studi sugli effetti non visivi dei colori (qui potete trovare un bellissimo articolo di approfondimento) e numerosissime informazioni sono già disponibili anche per chi, come noi, vuole trasformare la conoscenza in input per la propria strategia marketing.

Attenzione: ora mi trasformerò in Piero Angela e cercherò di spiegarvi su cosa si basa la teoria dei colori.

Così come l’orecchio non si limita solo all’ascolto ma gestisce anche l’equilibrio, l’occhio svolge due compiti principali: trasmettere segnali elettrochimici alla corteccia visiva del cervello (la zona dove vengono elaborate le immagini) e inviare segnali all’ipotalamo, una parte centrale del cervello che non si occupa della visione.

E cosa centra con le strategie marketing? Un attimo, arrivo!

L’ipotalamo, proprio quella zona del cervello che riceve informazioni dai nostri occhi, rilascia ormoni che regolano vari aspetti del corpo, come temperatura, fame, sonno e ritmi circadiani (ovvero i cicli biologici che regolano i vari processi fisiologici del nostro corpo).

Quindi significa che il vedere un colore piuttosto che un altro influenza direttamente il nostro corpo (qui potete trovare un approfondimento di Focus). Pazzesco! Pensate che dopo l’installazione di luci LED blu sulla linea ferroviaria Yamanote di Tokyo nel 2009, i tassi di suicidio sono calati del 74%. Altro che strategie marketing, con i colori si possono anche salvare vite!

Gli esperti di marketing hanno da tempo ben chiara l’importanza della scelta dei colori nella propria strategia di comunicazione. Il colore blu di Facebook e il rosso delle insegne dei fast food non sono infatti casuali. C’è una connessione fisiologica precisa tra la luce e i suoi effetti su umore, battito cardiaco, veglia e impulsività. L’esposizione alla luce blu-verde al mattino, per esempio, aumenta la produzione di cortisolo e riduce quella di melatonina, svegliandoci. Di sera, la riduzione di questa luce fa aumentare la melatonina, inducendo il sonno (mentre la luce blu di smartphone e tablet contrasta questo effetto, causando insonnia). La luce rossa sembra invece aumentare leggermente il battito cardiaco.

I colori nelle strategie di comunicazione: gli effetti sulla nostra mente

Ora che abbiamo visto come i colori impattino il nostro corpo, vediamo l’ effetto che hanno anche sulla nostra mente. Attenzione: prova a leggere il resto dell’articolo non solo per utilizzarlo a tuo favore implementando queste conoscenze nelle tue strategie di comunicazione, ma anche per capire come tutto il mondo del marketing utilizzi i colori a suo vantaggio. Per oggi vi parlo solo dei miei 4 colori preferiti, gli altri nel prossimo episodio!

  1. Il rosso: Per gli occidentali, questo colore rappresenta la passione e l’amore, sia romantico che carnale. È anche usato per segnalare pericoli o divieti, come nei segnali stradali. Associato al fuoco e al calore, è il colore predominante negli strumenti dei pompieri e nelle emergenze. Il rosso, inoltre, è il colore preferito dai bambini ed è quindi molto utilizzato nei giocattoli. In oriente, soprattutto in Cina, è ampiamente diffuso come simbolo di buona fortuna, felicità e prosperità. Il rosso nel marketing è infine il colore più utilizzato nelle aziende alimentari perché crea impulsività (pensate alle strategie di comunicazione dei fast food!)
  2. Il giallo: visibilità, ottimismo ed energia. Il giallo nel marketing è scelto per migliorare la visibilità, grazie alla sua luminosità che lo rende ideale per oggetti come le palline da tennis e i segnali stradali notturni. Simboleggia anche ottimismo, ospitalità ed energia fisica, trovando impiego in prodotti come integratori e farmaci tonificanti.
  3. Il blu: fiducia, pace e… dipendenza. Il blu è universalmente noto per la sua associazione con la fiducia e la tranquillità. È il colore della vastità e dei sogni, richiamando il cielo lontano e la notte stellata. Usato anche come simbolo di fede, pace e fedeltà, è predominante nel marketing nei simboli di istituzioni internazionali come l’ONU e l’UNESCO. Ma è anche il colore di Facebook, Twitter, Telegram, LinkedIn! Il blu nel social media marketing è utilizzato per incoraggiare gli utenti a tornare a scrollare la propria home, per questo si dice essere il colore della dipendenza!
  4. Il viola: nobiltà, esclusività e storia. Il viola, storicamente un colore raro e costoso, simboleggia nobiltà ed esclusività. Pur evocando concetti negativi come arroganza, è anche associato a onorificenze militari negli Stati Uniti e usato nelle celebrazioni da famiglie nobiliari in Giappone. Negli ultimi anni, il viola nel marketing è considerato il colore dell’empowerment femminile. Pensate al 9 Muse ideato e organizzato dalla Spora: il viola era il colore dominante!

Stai utilizzando l’intelligenza artificiale per la creazione di immagini come ti avevo consigliato in questo articolo? Prova a specificare anche i colori che vorresti fossero utilizzati in modo da garantire una maggior coerenza con il tuo stile e con la tua strategia marketing!