Ci sono tre modi per definire un indice di andamento di un determinato processo: KPI (Key Performance Indicator), ICP (indicatore chiave di prestazione) ed IEP (indicatore essenziale di prestazione). Tuttavia, la variante anglosassone (KPI) è senza dubbio quella più comunemente utilizzata anche in Italia per indicare questo sistema di misurazione delle prestazioni che mostra, attraverso semplici numeri, l’efficacia con cui un’azienda sta raggiungendo gli obiettivi prefissati.

Anche se vi potranno sembrare termini lontani dalla comunicazione, dalla creatività e dal marketing, in realtà i KPI sono uno strumento fondamentale nelle strategie marketing per tenere monitorati i progressi, i successi e i fallimenti di una pubblicità, di una strategia di social media marketing, di un ADV, di un product placement… Insomma: di qualsiasi strategia di comunicazione che state attuando (o state pensando di attuare) all’interno della vostra azienda.

I KPI del marketing

I KPI vanno definiti nel momento in cui si crea la strategia marketing che si vuole attuare: il tempismo è fondamentale per poter monitorare dall’inizio ogni singola conquista. Qualunque siano gli obiettivi di una strategia di comunicazione (attrazione e conquista di un cliente, livello di soddisfazione dell’utilizzo di un prodotto, qualità dell’esperienza…) essi possono (e devono!) essere associati a dei KPI che permettano di valutare il progresso in modo ogettivo.

Secondo uno studio di Statista che ha coinvolto 6000 intervistati sparsi in tutto il mondo, nel 2022 i KPI più utilizzati dagli esperti di marketing sono stati i seguenti:

  1. il revenue. Il revenue marketing è l’ottenimento di risultati di fatturato (ovvero l’incremento di soldi!) attraverso le strategie marketing. All’interno di questa macroarea, il KPI più utilizzato è senza dubbio il ROI (return on investement) che mette in relazione il guadagno che deriva da una certa strategia marketing con quanto investito per quella stessa strategia.
  2. Il Customer satisfaction (CSAT), è un KPI volto a misurare la soddisfazione di un cliente in relazione a un prodotto, a una campagna o a una determinata promozione. Si misura solitamente tramite survey, sondaggi e interviste.
  3. La Web/mobile analytics, è un’analisi del comportamento degli utenti di siti web consultati dallo smartphone per comprendere quali aspetti di un determinato sito funzionino meglio da mobile e quali campagne marketing siano più efficaci. Per misurare questo KPI del marketing ci sono numerosi tracking tool accessibili direttamente dal sito da analizzare.
  4. Il Sales Funnel è il percorso che il cliente compie per concludere il processo di acquisto. Questo KPI include tutte le categorie del Sales Funnel: Awareness, Interest, Decision, Action (qui è spiegato molto bene).
  5. Il costo di acquisizione del cliente (CAC). Questo KPI del marketing indica il costo sostenuto per una strategia marketing volto ad acquisire nuovi clienti. Il calcolo si ottiene solitamente dividendo gli investimenti delle diverse strategie di comunicazione per il numero di clienti acquisiti in un intervallo di tempo predefinito.

KPI del marketing

Se vi siete appassionati al discorso dei KPI del marketing, qui potete trovate lo studio a cui ho fatto riferimento poco fa. Si intitola: “Leading key performance indicators (KPIs) tracked by marketing professionals worldwide as of August 2022”. Se invece avete capito che questi KPI non fanno per voi, ricordatevi che dei bravi marketing experts (come me!) vi proporranno sempre report di monitoraggio di ogni attività, report che includono KPI che verranno definiti con voi in base ai vostri obiettivi!