Il giro d’affari del social media marketing sta diventando sempre più imponente: stiamo parlando di 450 mila posti di lavoro, 280 milioni di euro solo in Italia, che diventano 14 miliardi se consideriamo tutto il mondo (qui potete trovare maggiori dettagli economico-finanziari). Ma quando si è parlato di social media in questo 2023 c’è sempre stato un grosso elefante nella stanza: Twitter.

La storia di Twitter

Twitter fu creato nel 2006 da Jack Dorsey con l’idea di renderlo l’SMS di Internet. Twitter consente infatti di postare brevi messaggi di testo (massimo 280 caratteri che inizialmente erano addirittura 140), chiamati tweet (cinguettio). Ciascun utente può seguire gli altri users vedendone i relativi tweet e poi c’è tutto il funzionamento degli #hashtag che permettono di seguire facilmente i discorsi che si svolgono attorno a un determinato argomento.

Nel 2012 questo social media ha raggiunto 500 milioni di iscritti, nel 2013 è stato uno dei 10 siti più visitati al mondo, nel 2018 fatturava oltre 2,5 miliardi di dollari all’anno e aveva un valore di mercato di 10 miliardi di dollari. Riuscite a capirne la portata e la potenza? Poi il 27 ottobre 2022, dopo un corteggiamento durato molto tempo, Elon Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, cambiandogli poi il nome in X il 23 luglio 2023.

I cambiamenti dopo l’acquisto di Elon Musk

Tra il 27 ottobre e il 1° novembre 2022 Twitter, ehm X, ha perso 877 account, disattivati dai rispettivi proprietari per protestare contro uno degli uomini più ricchi del mondo. Moltissime persone sono infatti preoccupate che la difesa incondizionata della libertà di parola promessa da Elon Musk diventi velocemente un alimentatore di odio online. A questi vanno aggiunti circa 497.000 utenti sospesi/bloccati da X in risposta a coloro che hanno riempito il social media di contenuti d’odio appositamente per testare il livello di censura adottato dal nuovo proprietario.

I giorni successivi non sono andati molto meglio, tanto che in borsa questo social media stava perdendo circa 4 milioni di dollari al giorno, decrescita che ha portato al licenziamento di numerosissime persone, ad altrettante dimissioni e all’idea di mettere a pagamento le spunte blu (qui trovate tutte le fonti dei dati che ho citato).

Ad oggi, sono molti i cambiamenti che Elon Musk ha detto di avere in mente per il suo X, ma sono ancora pochi i mutamenti reali hanno toccato la piattaforma.

Perché Twitter è un caso da seguire per gli appassionati di Marketing

I social media – e conseguentemente il social media marketing – sono fenomeni relativamente nuovi dei quali non conosciamo ancora tutti i risvolti (sociologici, economici, psicologici). Hanno acquisito un peso sempre maggiore nella nostra economia e nelle strategie marketing, ma la verità è che sono fortemente dipendenti da poche persone (nel caso di Twitter anzi di X da Elon Musk per esempio) che possono ogni giorno inserire qualcosa che porti svantaggio a un brand, che faccia perdere una fetta del target di riferimento o che diventi addirittura fuori target (come sta succedendo ad alcuni brand su Facebook).

Per questo motivo è necessario diversificare le proprie strategie marketing, non fidandosi/affidandosi a un solo canale di comunicazione, ma piuttosto aprendo le porte a nuove idee e a nuove tecnologie (qui puoi trovare qualche idea di approfondimento in merito).

E voi utilizzate un solo canale di comunicazione?