Il ChatGPT è un prototipo di chatbot basato sull’AI e sul machine learning sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano. È questa la definizione che Wikipedia propone per spiegare il più chiacchierato prodotto dell’intelligenza artificiale di questo 2023.

Non avete capito niente nemmeno voi?

Certo, la metà delle parole di questa definizione vanno spiegate per tutti coloro che non lavorano davanti a uno schermo nero scrivendo codici e algoritmi! Vediamo allora di capire meglio cos’è nel concreto questo ChatGPT, chiarendo come le sue implicazioni potrebbero rivoluzionare il mondo del marketing e delle strategie di comunicazione.

Il Chat Generative Pre-trained Transformer (è questo il nome complete del ChatGPT) è un software progettato da un’organizzazione senza fini di lucro (la OpenAI, appunto) che studia l’intelligenza artificiale amichevole al fine di migliorare la qualità della vita delle persone. Gli studiosi di questa materia il 30 novembre 2022 hanno rilasciato, dopo averlo addestrato attraverso un ampio database di informazioni da internet, la prima versione di un modello linguistico di grandi dimensioni che hanno soprannominato ChatGPT. L’impatto mediatico di questa innovazione è stato pazzesco: ChatGPT è il servizio tecnologico che ha raggiunto il più alto numero di utenti (+ di 100 milioni) in soli due mesi. Cerchiamo di conoscerlo meglio.

A cosa serve questo ChatGPT?

Il ChatGPT è uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale utile per numerosissime attività come:

  • il completamento e il suggerimento del testo partendo da input iniziali.
  • La generazione di testo e la creazione di contenuti, per esempio, per realizzare descrizioni o articoli attorno a un tema specifico.
  • La traduzione automatica da una lingua all’altra.
  • La classificazione del testo e l’analisi dei sentimenti del testo, utilissimo per il social media management, l’e-mail marketing e per il customer care.
  • Il riassunto di lunghi testi e la risoluzione di equazioni matematiche complesse (ah se avessi avuto l’aiuto del ChatGPT all’università!).

ChatGPT può essere il nuovo Google?

Avrete notato che ChatGPT si muove attorno a molti temi cari a Google, ma per ora sembra davvero improbabile che questa nuova intelligenza artificiale possa sostituire il numero esagerato di ricerche che ogni giorno viene effettuata su Google (qui potete trovare qualche approfondimento nerd extra).

Quali sono le implicazioni di ChatGPT nel mondo del marketing e delle strategie di comunicazione?

Qualche spoiler ve l’ho già anticipato: è chiaro che il ChatGPT avrà un ruolo fondamentale nel social media marketing, nell’e-mail marketing, nello storytelling, nel copywriting e in tutte le analisi statistiche legate alle strategie di comunicazione.

Potrà sostituirmi?

Non credo, ma magari nel futuro potremo collaborare! ChatGPT, per esempio, non padroneggia le tecniche SEO e SEM, non garantisce la mancanza di copia e incolla e sembra avere ancora qualche problema nel capire il concetto di privacy.

Se seguite il mio blog da qualche tempo ormai sapete bene la mia passione per le nuove tecnologie e per tutte le sorprendenti novità che presto coloreranno di inaspettate possibilità il nostro mondo (qui per esempio vi avevo parlato del rapporto tra intelligenza artificiale e marketing, in questo articolo vi avevo parlato della realtà aumentata e in quest’altro vi avevo spiegato il phygital marketing). Ma per quanto tutto ciò che è innovazione mi affascini profondamente, sono altrettanto convinta che l’uomo abbia un’intelligenza insuperabile e la pensano così anche Roberto Battiston e Massimo Sideri che sul Corriere definiscono il ChatGPT furba più che intelligente:

“Più che intelligente — se proprio ci teniamo ad usare un termine che ci riporti a noi esseri umani — mostra di essere furba: quando capisce di essere entrata in fallo diventa prudente. Nei primi giorni si è lanciata in una dimostrazione sul Teorema di Fermat, uno dei grandi problemi della matematica, tanto complessa quanto sbagliata. L’abbiamo interrogata dopo qualche giorno da un altro account ed è diventata improvvisamente cauta: ha iniziato la dimostrazione per poi tornare sui propri passi e consigliare un buon libro sull’argomento” (se vi va di recuperare questo meraviglioso articolo lo trovate qui).

E voi, cosa ne pensate?